Per dipingere il chiaroscuro e i valori con consapevolezza può essere utile:
- socchiudere gli occhi, semplificando i valori che abbiamo di fronte;
- confrontare i valori già esistenti sul quadro con quelli che si osservano, chiedendosi sempre : è più scuro o più chiaro?
- fare qualche passo indietro per valutare l’insieme dei valori sul quadro.
Per ogni particolare zona che osservo mi chiedo: è più scuro o più chiaro?
Quindi semplificando: socchiudendo gli occhi, e mettendo a confronto le zone di valore che osservo,riesco ad individuare quale valore assume ogni zona del dipinto. Per rendere questa attività ancora più efficace consiglio di allontanarti dal quadro e fare qualche passo indietro frequentemente, confrontare il quadro con il soggetto che stai dipingendo, e valutare se le relazioni tra le zone che hai dipinto sono convincenti.
Dunque:
– faccio 3, 4 passi indietro;
– osservo il quadro, lo confronto con l’oggetto che dipingo;
– giudico se la mia semplificazione è convincente.
Il famoso pittore John Sargent per ogni pennellata che dava faceva una pausa, guardava da distanza il quadro e verificava se ogni singola nuova pennellata si armonizzava con il resto del quadro. Questa è un’ottima abitudine, che io tengo sempre ben a mente.
Per fare un esempio concreto: un giallo Napoli non è chiaro in generale, ma è più chiaro rispetto
ad un rosso cadmio ed è più scuro rispetto ad un giallo limone.
Non interessa quindi capire il valore esattamente, ma se quel colore è più scuro o chiaro di un altro.
Per rendere chiaro o scuro un oggetto, non si usa un colore chiaro o scuro in generale, ma è sufficiente che il colore scelto sia più chiaro o scuro in relazione al contesto in cui è inserito.
In un quadro in cui lo sfondo è molto scuro, un oggetto di valore medio sembrerà molto illuminato, mentre in un contesto molto luminoso sembrerà in oscurità.
Tornando all’esempio di prima: il giallo Napoli corrisponde circa al valore 2, il rosso cadmio al valore 4. Il rosso è relativamente più scuro del giallo di 2 punti nella scala e viceversa il giallo più chiaro di 2 punti nella scala.
Perché è utile capire quale valore ha ciò che osservo?
Semplicemente perché così facendo riesco a dare forma e atmosfera ai soggetti. Alternando zone scure, chiare e di varia intensità tra lo scuro e il chiaro, si rappresentano soggetti veritieri. Per questo motivo il valore è alla base della pittura ed ancora più importante del colore.
Costituisce in questo senso le fondamenta di un quadro: se il colore che utilizziamo ha un valore corretto allora, a prescindere dal colore stesso, il quadro sarà verosimile.
Questi concetti sono spiegati approfonditamente nel mio libro.
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