strumenti del pittore

Quali sono gli strumenti del pittore? – Corso di pittura ad olio – nota 57

Le leve a disposizione sono gli strumenti del pittore e le azioni concrete possibili a disposizione per influire sugli aspetti del dipinto; saper quali sono è fondamentale: valore, colore, contorni, e pennellate.

Vediamo insieme nel dettaglio le leve che ho a disposizione e gli effetti che generano:

l’effetto di un certo colore può essere ottenuto rendendolo:

trasparente: utilizzando una maggiore quantità di medium diluisco il colore, anche utilizzando colori per natura più trasparenti. (per esempio per sua natura il cremisi d’alizarina è molto trasparente);

opaco: utilizzando una minore quantità di medium il colore viene steso più “corposo”, oppure utilizzando colori per natura più opachi. Per esempio per sua natura il bianco di titanio è molto coprente;

saturo: utilizzando colori più puri senza mescolarli troppo la saturazione e la brillantezza aumentano;

neutro: posso spegnere e ingrigire il colore mescolandolo con un complementare o con una mescolanza di colori neutri che già utilizzo nel dipinto;

caldo: posso scegliere la variante calda di un colore o mescolare un colore con un colore giallo/arancio/ rosso (colori caldi per eccellenza), sempre nella loro variante calda (per esempio nella famiglia dei rossi posso scegliere un rosso caldo come il rosso cadmio o un rosso freddo come il rosso di Venezia);

freddo: posso scegliere sempre la variante fredda di un colore o mescolare un colore con un colore blu/verde/viola (colori freddi per eccellenza), sempre nella loro variante fredda (per esempio nella famiglia dei blu posso scegliere un blu caldo come il blu cobalto un blu freddo come il blue oltremare).

l’effetto di un certo contorno può essere ottenuto rendendolo:

definito: attraverso linee sottili e nette effettuate anche con la spatola, “di taglio”, e con colore opaco e a corpo, poco diluito. Un contorno ben definito permette di far avanzare gli oggetti, di creare un punto di attenzione;

non definito: sfumando i colori oppure passando un pennello asciutto su un contorno si ottiene un contorno non definito, che “recede” verso lo sfondo e non richiama così attenzione dell’osservatore.

I contorni permettono di far avanzare o recedere gli oggetti in base al grado in cui sono definiti. Se in un oggetto alterno contorni ben definiti ad altri non definiti ottengo inoltre l’effetto del “vedo e non vedo” che crea una sensazione di mistero.

l’effetto di luce può essere ottenuto schiarendo zone dell’oggetto più vicine alla fonte luminosa, in modo quasi da “lavare” il colore. Ecco perché si dice che la luce va considerata un altro elemento rispetto al colore. Per fare percepire una zona illuminata non basta colorarla in modo diverso ma bisogna utilizzare altri metodi:

nei punti di massima luce schiarire il colore con piccoli tocchi di bianco;

intorno all’oggetto illuminato creare una sorta di aurea, dipingendo lievemente oltre i contorni dell’oggetto. In questo modo il messaggio così che si percepisce è che l’oggetto è così intensamente illuminato che il colore permea l’area immediatamente circostante;

nelle zone adiacenti l’oggetto illuminato schiarire i colori: un oggetto viene percepito tanto più luminoso tanto più il piano su cui poggia o l’area circostante è illuminata.l’effetto del valore, cioè il grado di luminosità, può essere ottenuto

scurendo un colore: posso scurire un colore mescolandolo con un complementare o con un colore più scuro;

schiarendo un colore: posso schiarire un colore con un colore più chiaro o con del bianco (attenzione però che il bianco essendo un colore freddo e tendente al blu, rende fredda la temperatura del colore mescolato).

l’effetto di diversi tipi di pennellate può essere ottenuto in base alla:

velocità: pennellate più veloci esprimono un maggior dinamismo e senso di movimento;

pressione: pennellate effettuate con più forza tendono a creare dei contorni più netti, dei colori più decisi e a coprire maggiormente la superficie sottostante;

diluite: pennellate più diluite tendono a far intravedere la pittura sottostante, creando effetti di colore non ottenibili in altro modo;

corpose: pennellate più corpose, che contengano maggior quantità di olio danno rilievo alla superficie e fanno emergere i soggetti; nelle zone di luce utilizzare più olio contribuisce notevolmente a rendere la superficie tridimensionale, in contrasto a zone di ombra dove la quantità di olio è minore e più trasparente;

direzione: la direzione delle pennellate è fondamentale: pennellate che seguono la forma dei soggetti li rendono più tridimensionali (ad esempio in un vaso pennellate orizzontali che seguono la sua forma), pennellate che non seguono la forma dei soggetti li rendono più “solidi”. E’ sempre bene avere una certa varietà nelle pennellate, alternandone la direzione, altrimenti il quadro potrebbe risultare noioso.

Se vuoi approfondire questi principi e studiare pittura ad olio, puoi seguire gratuitamente il corso in piena autonomia, o se lo desideri, prendere lezioni private per migliorare tramite critiche e suggerimenti personalizzati.

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