Capire come acquistare i tubetti di colore è molto importante, molti tubetti commerciali, anche di qualità per artisti, contengono riempitivi vari.
Il colore esce già diluito, debole. I colori professionali sono concentrati, brillanti, e il risultato è completamente diverso.
Quelli che utilizzo sono concentratissimi, molto pastosi, quasi duri, e necessitano di un medium per essere stesi. L’obiettivo che vogliamo da un colore ad olio di qualità è che nel tempo non si “decolori”, non perda la sua purezza, e che resti brillanti.
Per questo consiglio di comprare dei colori di qualità superiore; è vero, spenderai un po’ di più inizialmente, ma ne dovrai utilizzare una quantità minore perché sono concentrati e il loro effetto è percepibile: un quadro fatto con colori di qualità e più brillante, solido, professionale.
Utilizzo colori di marca Old Holland, Micheal Harding, Rembrandt, Winsor & Newton, e anche Zecchi: garantiscono una sensazione unica nel manipolarli, sono molto “burrosi”, pigmentati al massimo e brillanti. Attualmente queste marche sono riconosciute universalmente come superiori.
Un altro aspetto importante è capire come gestire i tubetti di colore.
I colori che acquistiamo sono identificati da nomi come giallo Napoli, grigio Payne, rosso Scheveningen. Sono semplicemente dei nomi commerciali, perchè due diversi nomi possono indicare lo stesso pigmento di colore. Ogni tubetto contiene:
- il pigmento, “il materiale colorante”, una sorta di polvere, contraddistinto da un codice internazionale (es. PB15);
- il legante, ciò che rende liquido e fluente il pigmento e permette di stenderlo in modo confortevolmente sulla tela. Nel caso dei colori ad olio il più diffuso è l’olio di lino.
Conoscendo il codice del pigmento siamo sicuri di acquistare il colore desiderato. Ogni tubetto ha sull’etichetta il nome del pigmento: per esempio il blu cobalto che io acquisto è “Old Holland Scheveningen Blue PB15”. PB15 indica il pigmento che si utilizza.
Un sito incredibilmente completo è handprint.com che aiuta a conoscere tutti i possibili pigmenti esistenti in commercio.
E’ importante creare familiarità con una specifica marca e pigmento: scelto uno è bene acquisirne la padronanza e non cambiare presto se non per una buona ragione.
Nel caso volessi introdurre dei nuovi colori cerca di farlo molto gradualmente, in modo da studiarne il comportamento anche in relazione ai colori già in uso.
Se per esempio introduci un nuovo giallo limone, l’effetto combinato con il rosso che già avevi sarà un arancione diverso da quello che ottenevi prima.
Questi concetti sono spiegati approfonditamente nel mio libro.
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